Il secondo rastrellamento

Visto il totale insuccesso di questo primo rastrellamento, la prima mattina di lunedì 2 novembre, i reparti RAP di stanza ad Alba evitano le strade principali per sorprendere il paese: i miliziani, salgono da località Biano di Guarene e raggiungono Castagnito provenendo da località Roncheiso. La colonna apre il fuoco su tre partigiani (si conoscono Boasso e Trova) sorpresi in un cortile ma questi riescono ad evitare le raffiche di mitra e a fuggire verso la campagna in direzione Guarene … Continua a leggere

Cisterna è strategica

Cisterna d’Asti, paese situato fra l’Astigiano e l’Albese, per la sua conformazione territoriale e la sua fortezza medioevale, si rivela un rifugio ideale per i partigiani. Si trovano infatti le postazioni della 6a Divisione Alpina Asti comandate dal tenente colonnello Giovanni Battista Toselli detto “Otello” composta da tre brigate: la 21a Brigata San Damiano guidata da Dino Tartaglino e dal capitano Francesco Bellero detto “il Gris” con postazioni in paese, ma soprattutto in Lemonte e a Verzeglio; la 22a Brigata … Continua a leggere

Due giorni di fuoco

Cisterna, 6 marzo 1945 alle prime luci dell’alba arrivano i mezzi nemici da Canale. Senza trovare alcuna resistenza, occupano il centro del paese. Dino Tartaglino, nei pressi della Parrocchia di Cisterna, interviene con alcuni uomini per bloccare l’avanzata dei fascisti, ma deve desistere. Le camicie nere, arrivate sulla piazza della Vittoria, entrano nel ristorante Garibaldi alla ricerca dei “ribelli”. La proprietaria, Matilde Berardi, è obbligata a farli entrare e a offrire loro vitto e alloggio. Una seconda squadra della Ettore … Continua a leggere

Il terzo sanguinoso rastrellamento

Il rastrellamento del 23 febbraio, il più sanguinoso, parte al mattino dal presidio di Alba e ha come protagonisti gli Arditi dei RAP. La mattina del 23 alcune spie in abiti borghesi precedono la truppa, che batte a tappeto le campagne divisa in piccoli gruppi. A Guarene viene catturato Patrizi Filiberto di anni 24, un militare sbandatosi all’8 settembre proveniente da Grottaglie di Castro (Viterbo) rimasto bloccato al nord dopo l’armistizio. Si guadagna da vivere lavorando presso una famiglia contadina … Continua a leggere

Il comando alleato e il maggiore Hope

Nel febbraio del 1945 Cisterna diventa anche la sede del comando inglese guidato dal maggiore Hope (paracadutato a Mombarcaro, nelle Langhe). Ha il compito di coordinare le azioni alleate di supporto ai partigiani della zona. Il maggiore Adrian Alexander Hope nasce a Grahamstown in Sud Africa nel 1897, laureato in giurisprudenza ad Oxford esercita la professione di avvocato a Johannesburg. All’inizio del 1944 passa come ufficiale all’esercito britannico. Addestrato come paracadutista poi arruolato nelle forze che compiono missioni in appoggio ai partigiani. La … Continua a leggere

Una gran pozza di sangue

La lapide riporta i nomi dei quattro partigiani fucilati il 1 giugno 1944 lungo la statale 29 presso la casa cantoniera: Pietro Botto “Pietro”, nato a Dogliani il 22 settembre 1926, Guido Cane “Balilla”, nato a Diano d’Alba il 1 gennaio 1924, Bartolomeo Squarotti “Sergio”, nato a Sanremo il 22 giugno 1911, Virgilio Scioratto “Bigi Bigi”, nato ad Asti il 20 novembre 1922. I primi tre fanno parte della formazione partigiana costituita a Mombarcaro tra la fine del dicembre 1943 … Continua a leggere

La “Stella rossa” di Nemega

Beppe Fenoglio lascia dettagliata e precisa memoria del gruppo partigiano al quale dà il nome di “Stella rossa”, seppure in forma romanzata. Egli scrive, ne Il Partigiano Johnny, che la “Stella rossa” è comandata dal commissario “Nemega”, dal capitano “Zucca”, dal “tenente Biondo”, e dal “maresciallo Mario”. I personaggi del romanzo sono tratteggiati dallo scrittore sulla base della sua conoscenza diretta: tranne che per il commissario Nemega, per gli altri tre utilizza nel romanzo gli effettivi nomi di battaglia. Secondo … Continua a leggere

sosta n. 5 – Sommariva Perno

Cippo di Andrea Milanesio e Mario Nantiat Ritornare indietro sulla SP 10 e proseguire diritto direzione Alba-Sommariva Perno. Appena giunti nel comune di Sommariva Perno, in località Piano, svoltare a sinistra nel parcheggio del Centro Sportivo del Roero. Il cippo si trova appena prima dell’ingresso del centro sportivo sulla sinistra, al limite del prato verso la strada provinciale.   Tra il 30 giugno e il 30 luglio del 1944.Sommariva Perno vive trenta giorni terribili e interminabili. Per  quattro volte il paese è … Continua a leggere

30 giugno 1944. Un tragico venerdì

Tutto comincia il 30 giugno, un tragico venerdì, quando da Alba arrivano i tedeschi. Matteo Verrone, cl. 1909,  abita all’ingresso del paese, non fa in tempo a nascondersi nelle rocche dietro casa sua. Una raffica di mitraglia: lo troveranno il mattino dopo presso il sambuco, dietro casa, morto dissanguato. Giuseppe Corne “Pini”, cl. 1922, partigiano della 12a Divisione Bra. È alla Ciura, uno degli avamposti partigiani in paese: sente gli spari e scende per osservare la situazione. Dalla collina della … Continua a leggere

2 luglio 1944. Il grande rastrellamento

Il 2 Luglio è il giorno del grande rastrellamento. I tedeschi occupano Sommariva. L’obiettivo è di farsi riconsegnare 6 prigionieri in mano ai partigiani. Catturati quasi  150 uomini. Richiusi in un recinto all’ingresso del paese, in attesa di essere interrogati. Segue un ultimatum: il paese sarà raso al suolo se entro le ore 10 del giorno successivo non saranno consegnati i prigionieri. Si richiede l’intervento del vescovo di Alba, monsignor Luigi M. Grassi. Tra il 4 e 7 Luglio tedeschi … Continua a leggere