sosta n. 6 – Pocapaglia

Lapidi di Danilo Ballerini,
Giuseppe Alessandria
e Benedetto Brizio

  • Si prosegue sulla SP 10 verso Alba e, superato il paese di Sommariva Perno, all’incrocio si svolta a destra in direzione Bra-Pocapaglia sulla SP 134.
  • Nel comune di Pocapaglia si svolta a destra in via Cavour, direzione centro del paese sulla SP 340.
    Si prosegue sulla sinistra in direzione Saliceto-America dei Boschi.
    A circa 700 m presso la cappella di San Sebastiano, si trova la lapide.
  • Proseguendo sulla SP 340 si giunge a Saliceto.
  • Alla rotonda si svolta a sinistra verso località America dei Boschi.
  • Appena entrati nella frazione sulla destra si trova la chiesa dell’Immacolata.
    La lapide è posta sul lato della chiesa sotto il pergolato.
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Sosta a Pocapaglia

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Sosta a Pocapaglia 44.722760, 7.880810 Lapide di Danilo Ballerini Si prosegue sulla SP 10 verso Alba e, superato il paese di Sommariva Perno, all\'incrocio si svolta a destra (curva a gomito) in direzione Bra-Pocapaglia sulla SP 134. Nel comune di Pocapaglia si svolta a destra in via Cavour, direzione centro del paese sulla SP 340. Si prosegue sulla sinistra in direzione Saliceto-America dei Boschi dove, a circa 700 m presso la cappella di San Sebastiano, si trova la lapide (leggi articoli...) America dei Boschi Chiesa dell\'Immacolata: lapide di Giuseppe Alessandria e Benedetto Brizio Proseguendo sulla SP 340 si giunge a Saliceto. Alla rotonda si svolta a sinistra verso località America dei Boschi. Appena entrati nella frazione sulla destra si trova la chiesa dell\'Immacolata. La lapide è posta sul lato della chiesa sotto il pergolato. (Indicazioni stradali)

La morte inattesa. Danilo è colpito al cuore

Alla fine del luglio 1944 ingenti formazioni di repubblichini sono inviate nel Roero braidese per spazzare via i partigiani. Icilio Ronchi Della Rocca, comandante della formazione autonoma 12a Divisione Bra, racconta quanto accade in quel tragico 30 luglio 1944: Era l’alba, «stava incominciando il rastrellamento. Impartii gli ordini necessari. Il mio piano era semplice: sorvegliare il nemico, non accettare il combattimento anche se obbligati, ma limitarsi eventualmente ad azioni di pattuglia senza mai mostrarsi direttamente in modo da disorientare i … Continua a leggere

Dai libri alle armi. Pietro Augusto Dacomo

Pietro Augusto Dacomo nasce a Monticello d’Alba, frazione Borgo, il 16 febbraio 1921. Dopo il diploma magistrale, viene chiamato alle armi: Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta, dove consegue la promozione a Sergente; Corso Ufficiali di Complemento a Bassano del Grappa, dove diventa Sottotenente del III Reggimento Alpini; guerra in Jugoslavia, dove riporta una ferita e per questo viene inviato in licenza fino al momento dell’armistizio. A casa in convalescenza, il 20 novembre 1943, il giovane Dacomo organizza nella … Continua a leggere

sosta n. 8 – Mussotto (Alba)

Lapide di Pietro Botto, Guido Cane, Virgilio Scioratto Bartolomeo Squarotti Usciti dal parcheggio a Monticello, alla rotonda svoltare a destra in via Divisione Alpina Cuneense e seguire la strada SP 142 in direzione Alba. Superati i binari della ferrovia si segue la SP 231 per Alba. Superata frazione Piana Biglini, al semaforo proseguire diritto in direzione Alba-Mussotto. Alla rotonda si svolta a sinistra, superati i binari della ferrovia, mantenere la sinistra sulla SR 29 con direzione Torino-Canale. Giunti presso il … Continua a leggere

Il giorno infinito. La morte di Giuseppe

Al calare della sera un drappello di tedeschi scende da Pocapaglia a Saliceto e muove verso la regione America dei Boschi diretta alla località Salimao. Pirinoli, attivo e zelante fascista braidese, pochi giorni prima sequestrato e poi liberato degli uomini di Della Rocca dietro la promessa che si sarebbe allontanato dalla città, guida i tedeschi nel luogo in cui era stato trattenuto. I partigiani autonomi sono da tempo accampati in questa ampia e isolata zona boschiva perché protetti dalla popolazione … Continua a leggere

Benedetto Brizio. Un tragico incidente

Benedetto Brizio “Dente” muore a 36 anni, il 9 luglio 1944. Ucciso accidentalmente durante un’azione partigiana di una squadra di Della Rocca presso la Cantina America dei Boschi. «Bra era piena di spie mobilitate dalla notizia del lancio; per questo tutti i partigiani avevano ordine di non allontanarsi dal campo. La sera della domenica (era il 9 luglio) stavamo tranquillamente conversando sotto i grossi paracadute di tela che erano stati montati a modo di tenda, quando giunse Gege, tutto ansimante … Continua a leggere

sosta n. 10 – Castagnito

Lapide di Filiberto Patrizi, Pietro Boasso, Francesco Ferrero e Stefano Cassinelli Proseguire verso Magliano Alfieri e, superato il paese, seguire le indicazioni per Castellinaldo (SP 176/177). Giunti in località San Pietro si svolta a sinistra in direzione Castagnito sulla SP50. Giunti in paese, alla rotonda si svolta a destra in via Roma per raggiungere piazza Cesare Battisti dove si trova la lapide. … Continua a leggere

La campagna è rifugio

I primi rastrellamenti a Castagnito hanno luogo in ottobre e novembre del 1944 nel quadro delle operazioni che seguono la riconquista fascista di Alba dopo i ventitré giorni della repubblica partigiana. A inizio autunno i nazifascisti incominciano a serrare la stretta sul Roero: a Corneliano sono dislocati reparti tedeschi e a Canale un distaccamento della RSI. I rastrellamenti e il proclama Alexander aumentano la confusione di cui si avvantaggiano alcuni furfanti che con le loro ruberie minano la fiducia che … Continua a leggere

sosta n. 11 – Cisterna D’Asti

Lapidi di Rino Rossino e Alexander Hope Usciti dalla piazza si svolta a sinistra e si segue la SP 50 e da Borbore la SS 29 verso Canale. Giunti alla rotonda per la zona industriale di Canale si svolta a destra verso San Damiano e alla successiva, nei pressi del cimitero, a sinistra per poi proseguire a destra sulla via che porta a Cisterna d’Asti passando per valle San Matteo sulla SP 351 e SP12. Giunti in paese si parcheggia … Continua a leggere

Il primo rastrellamento

In una mattina di ottobre 1944 i reparti repubblichini del presidio di Canale fanno la loro prima comparsa a Castagnito. Rita Binello, che si trova a Borbore in bicicletta, riesce a precedere la colonna e ad avvertire i compaesani e alcuni giovani renitenti alla leva riescono a rifugiarsi nella campagna. Enrico e Giacomo Cassinelli fanno in tempo a fuggire dal loro cortile mentre i cugini Walter e Fortunato Tarasco, insieme ad un loro amico torinese di nome Raul (ex paracadutista … Continua a leggere