sosta n. 10 – Castagnito

Lapide di Filiberto Patrizi, Pietro Boasso, Francesco Ferrero e Stefano Cassinelli Proseguire verso Magliano Alfieri e, superato il paese, seguire le indicazioni per Castellinaldo (SP 176/177). Giunti in località San Pietro si svolta a sinistra in direzione Castagnito sulla SP50. Giunti in paese, alla rotonda si svolta a destra in via Roma per raggiungere piazza Cesare Battisti dove si trova la lapide. … Continua a leggere

La campagna è rifugio

I primi rastrellamenti a Castagnito hanno luogo in ottobre e novembre del 1944 nel quadro delle operazioni che seguono la riconquista fascista di Alba dopo i ventitré giorni della repubblica partigiana. A inizio autunno i nazifascisti incominciano a serrare la stretta sul Roero: a Corneliano sono dislocati reparti tedeschi e a Canale un distaccamento della RSI. I rastrellamenti e il proclama Alexander aumentano la confusione di cui si avvantaggiano alcuni furfanti che con le loro ruberie minano la fiducia che … Continua a leggere

sosta n. 11 – Cisterna D’Asti

Lapidi di Rino Rossino e Alexander Hope Usciti dalla piazza si svolta a sinistra e si segue la SP 50 e da Borbore la SS 29 verso Canale. Giunti alla rotonda per la zona industriale di Canale si svolta a destra verso San Damiano e alla successiva, nei pressi del cimitero, a sinistra per poi proseguire a destra sulla via che porta a Cisterna d’Asti passando per valle San Matteo sulla SP 351 e SP12. Giunti in paese si parcheggia … Continua a leggere

Il primo rastrellamento

In una mattina di ottobre 1944 i reparti repubblichini del presidio di Canale fanno la loro prima comparsa a Castagnito. Rita Binello, che si trova a Borbore in bicicletta, riesce a precedere la colonna e ad avvertire i compaesani e alcuni giovani renitenti alla leva riescono a rifugiarsi nella campagna. Enrico e Giacomo Cassinelli fanno in tempo a fuggire dal loro cortile mentre i cugini Walter e Fortunato Tarasco, insieme ad un loro amico torinese di nome Raul (ex paracadutista … Continua a leggere

Il secondo rastrellamento

Visto il totale insuccesso di questo primo rastrellamento, la prima mattina di lunedì 2 novembre, i reparti RAP di stanza ad Alba evitano le strade principali per sorprendere il paese: i miliziani, salgono da località Biano di Guarene e raggiungono Castagnito provenendo da località Roncheiso. La colonna apre il fuoco su tre partigiani (si conoscono Boasso e Trova) sorpresi in un cortile ma questi riescono ad evitare le raffiche di mitra e a fuggire verso la campagna in direzione Guarene … Continua a leggere

Cisterna è strategica

Cisterna d’Asti, paese situato fra l’Astigiano e l’Albese, per la sua conformazione territoriale e la sua fortezza medioevale, si rivela un rifugio ideale per i partigiani. Si trovano infatti le postazioni della 6a Divisione Alpina Asti comandate dal tenente colonnello Giovanni Battista Toselli detto “Otello” composta da tre brigate: la 21a Brigata San Damiano guidata da Dino Tartaglino e dal capitano Francesco Bellero detto “il Gris” con postazioni in paese, ma soprattutto in Lemonte e a Verzeglio; la 22a Brigata … Continua a leggere

Due giorni di fuoco

Cisterna, 6 marzo 1945 alle prime luci dell’alba arrivano i mezzi nemici da Canale. Senza trovare alcuna resistenza, occupano il centro del paese. Dino Tartaglino, nei pressi della Parrocchia di Cisterna, interviene con alcuni uomini per bloccare l’avanzata dei fascisti, ma deve desistere. Le camicie nere, arrivate sulla piazza della Vittoria, entrano nel ristorante Garibaldi alla ricerca dei “ribelli”. La proprietaria, Matilde Berardi, è obbligata a farli entrare e a offrire loro vitto e alloggio. Una seconda squadra della Ettore … Continua a leggere

Il terzo sanguinoso rastrellamento

Il rastrellamento del 23 febbraio, il più sanguinoso, parte al mattino dal presidio di Alba e ha come protagonisti gli Arditi dei RAP. La mattina del 23 alcune spie in abiti borghesi precedono la truppa, che batte a tappeto le campagne divisa in piccoli gruppi. A Guarene viene catturato Patrizi Filiberto di anni 24, un militare sbandatosi all’8 settembre proveniente da Grottaglie di Castro (Viterbo) rimasto bloccato al nord dopo l’armistizio. Si guadagna da vivere lavorando presso una famiglia contadina … Continua a leggere

Il comando alleato e il maggiore Hope

Nel febbraio del 1945 Cisterna diventa anche la sede del comando inglese guidato dal maggiore Hope (paracadutato a Mombarcaro, nelle Langhe). Ha il compito di coordinare le azioni alleate di supporto ai partigiani della zona. Il maggiore Adrian Alexander Hope nasce a Grahamstown in Sud Africa nel 1897, laureato in giurisprudenza ad Oxford esercita la professione di avvocato a Johannesburg. All’inizio del 1944 passa come ufficiale all’esercito britannico. Addestrato come paracadutista poi arruolato nelle forze che compiono missioni in appoggio ai partigiani. La … Continua a leggere

Una gran pozza di sangue

La lapide riporta i nomi dei quattro partigiani fucilati il 1 giugno 1944 lungo la statale 29 presso la casa cantoniera: Pietro Botto “Pietro”, nato a Dogliani il 22 settembre 1926, Guido Cane “Balilla”, nato a Diano d’Alba il 1 gennaio 1924, Bartolomeo Squarotti “Sergio”, nato a Sanremo il 22 giugno 1911, Virgilio Scioratto “Bigi Bigi”, nato ad Asti il 20 novembre 1922. I primi tre fanno parte della formazione partigiana costituita a Mombarcaro tra la fine del dicembre 1943 … Continua a leggere